sabato 14 luglio 2007

I lampioni non pendono dal cielo

free music

Solo, su una spiaggia lunghissima e immacolata, cercando di ritrovare me stesso e le mie certezze. Mi sgretolo mentre il burlone mascherato, impietoso, sta a guardare, attendendo che io lo faccia entrare dentro di me, quando invece sono io a entrare dentro di lui.


Mi siedo in riva al mare, mentre un vento gelido percuote le dune e mi distoglie dei sogni di cui sono prigioniero. Abbraccio le mie ginocchia, e mentre intorno a me la natura è esemplare di armonia stupefacente, annullo la mia resistenza e il burlone vince il suo assedio.

E’ giusto abolire le barriere di ogni etica possibile, ridisegnandone i nuovi confini a proprio piacimento?
E’ giusto diventare tiranni eliminando quello che è male se si ha la consapevolezza di fare il contrario, per poi bruciare nelle fiamme dell’inferno e del disprezzo umano perpetuati per l’eternità?
Forse si, ma non ne varrebbe la pena.
Perdo pezzi per strada ogni giorno che passa, senza sapere l’importanza che hanno e se servono a qualcosa, deluso dalle circostanze e convinto di poter essere diverso.
Spero che l’oggettività sia il frutto banale partorito dai potenti per placare la sete originale di coloro che si distinguono dalla mediocrità delle masse; gli stessi potenti che hanno dato il colore alla televisione, rendendo tutto più accattivante ma svelando l’immaginabile e segregando l’immaginazione in una riserva, insieme ai pellerossa americani. Probabilmente condannandolo alla stessa fine: l’estinzione.
In un mondo dove sognare è proibito perché i sogni sono irrealizzabili. Dove le emozioni vengono inquinate dalle interruzioni pubblicitarie, dove anche il sole che ci gira intorno è un trucco e dove il suono è più lento della luce. Dove si vince con l’inganno e si va avanti con le raccomandazioni e si ripete che la mafia non esiste.
Solo, su una spiaggia e immacolata, cercando i miei dubbi, trovando un burlone mascherato traboccante di certezze. Peccato che qui i lampioni non pendano dal cielo e non ci siano scale mobili verso le nuvole per poterne cambiare la lampadina.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ah, se tutti avessero la capacità di farsi conquistare da un burlone mascherato forse il mondo sarebbe più giusto! D'altra parte però il burlone perderebbe la sua unicità, il suo genio apparterrebbe a tutti! E' possibile che il genio appartenga a tutti? Allora non sarebbe più un genio. Vorrebbe dire che una società giusta non ha bisogno di geni...Forse sto delirando, probabilmente le quasi cinque ore del TOEFL di stamattina hanno danneggiato il mio cervello! Aiutooo!

ilburlonemascherato ha detto...

ahhahah... ognuno di noi ha un burlone mascherato dentro di sè... senza per questo mancare di originalità...