lunedì 16 luglio 2007

Gabbie e ferite

free music

Lecco le mie ferite e ricucio il mio mantello, a brandelli dopo una notte folle e impensabile.

Testa piena di incompiutezze e impossibilità di comunicazione.

Le cose facili mi stancano subito, la rassegnazione incombe in un groviglio di viltà.

Salgo su una scala mobile, ed inizio a viaggiare.

Ho un giornale in mano, leggo a caratteri grandi e anonimi:


Progettava attentati, ex pentito arrestato

Uomini che cercano di essere superiori e invece sono solo animali, un’ evoluzione che forse non si è ancora completata ma che non riesce ad eliminare la nostra natura bestiale, la nostra voglia più o meno esplicita di fare del male, il nostro bisogno e la nostra curiosità nel vedere soffrire un nostro simile, il nostro sadismo accompagnato da un contorno di cinismo.

Io mi chiedo: come si fa ad uscire di casa e morire a 16 anni investiti da un ubriaco?

Come si fa ad andare in carcere con un’accusa di omicidio sulle spalle e partecipare ad una rissa qualche giorno dopo, per poi chiedere dopo 5 mesi di reclusione una perizia psichiatrica, sostenendo di essere provato per il lungo periodo di detenzione?

Io dico: ognuno al proprio posto: se hai qualche manifesta difficoltà a relazionarti con gli altri, evita che i tuoi sfoghi possano far danno.

Bulli drogati

ALLO ZOO!

Ingabbiateli e somministrategli il cibo solo dopo aver preso le dovute precauzioni, ma soprattutto non fateli uscire mai più e non fateli riprodurre nemmeno in cattività.

Nessuna pietà per l’idiozia dilagante.

Forse mi dovrei procurare uno spadino, non si sa mai.

Mi districo tra manierismi mielosi.

Qualcuno sostiene con una punta di disprezzo che sia un moralista, qualcun altro dice che sono diventato noioso.

Disprezzo l’oceano della pigra mediocrità, stimo chi a gomitate cerca di emergere e tornare in superficie.

Sono il burlone mascherato.

1 commento:

Simulacra ha detto...

Il tuo non è moralismo ma un qualcosa di straordinario e sempre più necessario che chiamo buonsenso filantropico. Aiutiamoci a vicenda ad emergere.